Treni modello.
Il trenino elettrico: un giocattolo antico e nobile. L'ennesimo vezzeggiativo della nostra bella lingua per indicare gli oggetti ludici dei bambini: trenini, soldatini, macchinine e modellini.
Si sa che i bambini diventano uomini, ma i trenini rimangono trenini, non si trasformano in treni "grandi", al più si adattano alle aspettative degli adulti, che in fondo, e per fortuna, spesso sanno ancora giocare: modelli sempre più dettagliati, complessi, raffinati e costosi.
E perchè "elettrico"? Credo che l'aggettivo nacque per differenziarlo da quello a molla.
Ho diviso questa sezione in sei parti principali:
- linee e armamento: sì, in parole povere, binari e tracciato! Binari nel senso letterale del termine: marca e geometrie. Il tracciato invece è la linea ferroviaria sulla quale simulare il nostro traffico ferroviario.
- elettronica e controllo: ormai anche i "trenini" sono digitali: qui se ne parla. E si parla anche di come gestire le linee ferroviarie, con i suoi semafori, le sue precedenze, le sue manovre e i sui instradamenti.
- materiale rotabile: i treni! Locomotive, carri merce, carrozze passeggeri. Tutto in stile italiano, FS per internderci, e tutto 87 volte più picolo del reale.
- edifici e paesaggio: la degna cornice ai miei treni; cioè, degna in maniera augurale, è ancora tutto o quasi da fare. Sicuramente un paesaggio del nord-centro Italia degli anno '80-'90.
- Squadra Rialzo Milano Centrale: nome suggestivo! Andando al lago in treno vedevo sempre questa scritta imponente, evocativa di lavori misteriosi e complicati. Perchè non aver a casa la mia piccola e laboriosa Squadra Rialzo?
- Faller car system: perchè se si muovono i treni gli autoveicoli sono sempre immobili? Ecco come invece si può farli viaggiare..